ZIMBABWE – FORSE SCAMBIATI PER BRACCONIERI ED UCCISI DAI VIGILANTI PADRE E FIGLIO ITALIANI. LA FARNESINA: ‘CIRCOSTANZE ANCORA TUTTE DA CHIARIRE’

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    La notizia, confermata dalla Farnesina, della morte nello Zimbabwe “di due connazionali, padre e figlio, in circostanze ancora da chiarire”, apre scenari inquietanti circa le motivazioni sull’accaduto. Come riporta l’agenzia di stampa AdnKronos, che ha raggiunto il ministero degli Esteri, l’ambasciata italiana a Harare “è in contatto con la famiglia e sta prestando loro tutta l’assistenza necessaria, così come è in contatto con le autorità per fare luce sull’accaduto”. Dalle prime voci sembrerebbe che i due italiani, impegnati in un safari all’interno di una zona di caccia, la riserva Mana Pools, potrebbero esser stati erroneamente scambiati per bracconieri e dunque presi a colpi di fucile da parte del personale di vigilanza della riserva privata. ’Il Mattino di Padova’, quotidiano di riferimento della provincia originaria dei due, nel riportare la notizia indica che Claudio Chiarelli (classe 1950) ed il figlio Massimiliano (del 1987), risiedevano nel paese africano dove avevano un’attività di operatori turistici, lavorando nel settore dei safari

    M.